Sulle pagine di Repubblica RCult, del 19 ottobre scorso, c'è un lungo ed interessanre articolo a firma Franklin Foer: La seduzione del grande libraio. Foer, direttore di The New Republic, descrive le modalità e certi meccanismi, non solo strettamente commerciali, in gran parte mutuati da Walmart, attraverso i quali Amazon ha raggiunto in America un potere immenso. Un peso commerciale enorme cresciuto in barba alle protezioni antitrust, con il quale esercita anche, e in modo spregiudicato, formidabili pressioni sull'informazione e sugli ambiti culturali, tanto che può, di fatto, limitare la creatività e la libera espressione del pensiero. Comprare libri, scarpe o smartphone da Amazon è ormai una pratica così radicata tra i consumatori statunitensi che quasi nessuno pensa ai rischi futuri: si tratta di un monopolio assai aggressivo che avrà come conseguenza - è la tesi di Foer - una sempre minor varietà nella produzione culturale e che distribuirà sempre più opere di qualità inferiore.